Colombia da scoprire

 

 

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Bogotà

Capitale della Repubblica, Bogotà si trova a 2630 metri sul livello del mare, ai margini orientali di un altopiano molto esteso e chiuso da catene montuose. Nonostante si trovi a meno di 600 Km in linea d’aria dall’Equatore, la città gode di un clima temperato con medie annuali di appena 14 gradi (minime di 3-4 e massime di 20-21 gradi) grazie alla sua altitudine elevata e alla posizione geografica felice.
Bogotà è la città più importante della Colombia, non solo per il suo ruolo politico, ma anche per il numero degli abitanti (oltre 6 milioni di persone vivono oggi nel Distretto di Bogotà) e per le attività commerciali e culturali.
Questa vallata era occupata in epoca preistorica da un antico lago che, scomparendo, lasciò liberi vasti territori molto fertili, coltivati dalle comunità agricole degli indiani Chibcha, abilissimi artigiani. E fu proprio la fama dell’arte orafa di questi Indios che, spargendosi in lungo e in largo, giunse fin sulle coste contribuendo alla nascita e al diffondersi della mitica leggenda dell’El Dorado

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Nel 1536 da Santa Marta, sulla costa nord del paese, Gonzalo Jimenez de Quesada partì alla scoperta della favolosa terra dell’oro, spingendosi nel cuore del territorio, lungo il fiume Magdalena. I soldati erano ormai ridotti allo stremo delle forze quando Gonzalo, in base alle notizie ricevute da alcuni indigeni commercianti di sale, comprese di essere vicino alla meta: risalendo le  pendici delle catene montuose delle Ande raggiunse l’altopiano dei Chibcha. Chiamò questa località Santa Fé de Bogotà in onore di Bacatà, il villaggio indio scoperto. Ha fatto costruire una nuova città, al riparo dai venti, protetta dalle montagne. I prodotti coltivati in questa valle così fertile furono tali da attirare a Bogotà nuovi coloni e alcuni tra i più abili artigiani spagnoli. Fu così che giunsero in Colombia le forme artistiche e architettoniche tipiche della Spagna di quell’epoca, ancor oggi visibile nelle più vecchie costruzioni. 

Colombia - Bototà

Di questo periodo sono comunque rimaste poche testimonianze, soprattutto edifici religiosi, mentre del XVIII secolo rimangono ancora vari edifici, come la hacienda di Santa Barbara ad Usaquen, la Marques de San Jorge e la casa al centro della hacienda di Los Laureles, interessanti per le travi dei soffitti lavorate ed intagliate e i vani delle porte accuratamente decorati, elementi caratteristici dell’architettura nella Nuova Granada all’epoca della colonizzazione. Dopo l’indipendenza, nel XIX secolo, le costruzioni presero forme classicheggianti con l’uso di colonne e decorazioni in stile neoclassico mentre, nel 1880, fu largamente utilizzata l’architettura vittoriana, di cui ci sono rimasti alcuni caratteristici esempi. Prima del 1948 Bogotà non era altro che una grande città, abbastanza omogenea, mentre oggi si è trasformata in una metropoli dove vecchie e strette strade si affiancano a viali a 4 corsie e i grattacieli di vetro crescono accanto a case vecchie e fatiscenti.
 Il cuore della città è Plaza Bolivar. Le zone residenziali sono caratteristiche per i giardini, sempre curati, fioriti tutto l’anno in questo clima di eterna primavera. Girando per la città si possono scoprire diverse caratteristiche della suo popolazione mentre nel secolo scorso gli Indios, gli Spagnoli e i Meticci, erano facilmente distinguibili, oggi i caratteri somatici più tipici di questo popolo tendono a scomparire. Solo nei villaggi meno frequentati si vedono ancora le donne indie con i tradizionali abiti neri, e lo scialle ornato di frange, con i capelli legati a treccia, o gli uomini con i caratteristici calzoni bianchi e la ruana, un mantello di lana a forma quadrata con un’apertura al centro per infilarvi la testa, portato lasciando penzolare le due estremità sul petto e sulla schiena, una sorta di poncho, abito originario della Bolivia.
da scoprire in particolare: Plaza Bolivar, La Candelaria (quartiere più antico di Bogotà), Casa de la Monda, Museo de Oro (il più importante del mondo - ospita 33.000 pezzi di oro di tutte le principali culture precolombiane), Museo Archeologico, la Cattedrale, la chiesa di Santa Clara, la chiesa di San Francisco (la più antica di Bogotà), Giardino Botanico, Cerro de Monserrate (si arriva con una teleferica per avere un splendido panorama su tutta la città).

 

Cartagena

Cartagena de las Indias è una delle più belle città dell’America Meridionale, sulla costa del Mar dei Caraibi. E' nota per il commercio dei prodotti minerali, per il legname che viene trasportato lungo i fiumi Atrato e Sam Juan, per il café della Sierra Nevada e per il petrolio che vi arriva da Barrancabermeja, a circa 550 Km di distanza, tramite le tubazioni e le condotte lungo la vallata del fiume Magdalena.
Cartagena fu fondata nel 1533 da Don Pedro de Heredia ed era, in realtà, una importante fortezza, favorita dalla sua posizione all’interno di una baia collegata al mare da 2 ingressi principali: la Boca Grande, costruita dagli Spagnoli nel 1741 a seguito dell’attacco degli inglesi e la Boca Chica, ancor oggi la sola via di comunicazione praticabile tra la baia ed il mare aperto. L’isola di Cartagena era considerata inespugnabile, oltre che per la posizione, per le fortificazioni che la proteggevano: due fortezze, San Fernando e San José, all’ingresso della baia, completavano la struttura difensiva e ne aumentavano la sicurezza in un’epoca in cui le scorribande dei pirati nel Mar delle Antille erano all’ordine del giorno. San Fernando si può oggi raggiungere in motoscafo ed è una delle mete preferite per chi voglia passare una giornata all’aperto, prendere il sole e fare i bagni di mare.

Colombia - Cartagena

Nei dintorni di Cartagena si nota subito la roccaforte di San Feliper de Barajas, situata a 40 m di altezza sul mare. Con la colonizzazione dell’interno del paese la città divenne un importante centro commerciale: vi giunsero ricchezza di ogni genere pronte per essere imbarcate e inviate in Spagna, per arricchire il patrimonio della Corona. A quell’epoca Cartagena fu attaccata e ripetutamente saccheggiata dai pirati, tra quali Martin Cote e Sir Francis Drake. Le mura del XVII secolo separano la città nuova dalla vecchia: in quest’ultima le costruzioni sono in stile spagnolo con pareti spesse e soffitti alti, talvolta provviste di giardino e balcone; situate in strade strette e tortuose in modo da eludere eventuali attacchi.
da scoprire in particolare: Plaza Bolivar, Plaza de la Aduana (la più antica della città) il Palazzo dell'Inquisizione, la Cattedrale, la chiesa gesuita di San Claver, il Monastero di La Popa con uno dei più suggestivi panorami di Cartagena, i bastioni di Las Bovedas con negozi artigianali, Museo de Oro y Arqueologia, forti spagnoli (San Felipe de Barajas, San Sebastian del Pastelillo, San Fernando).

 

Santa Marta 

Santa Marta, “La Perla delle Americhe”, fondata nel 1525 da Rodrigo de Bastidas, uno dei primi Conquistadores, è situata in una baia protetta ai due fianchi da antiche fortezze difensive, che però non riuscirono a salvare la città dai ripetuti saccheggi dei pirati nel XVI e XVII secolo.
 

Colombia - Santa Marta

 Attualmente Santa Marta sta crescendo d’importanza come porto commerciale: il suo maggiore prodotto d’esportazione è la banana che proviene dalle grandi piantagioni lungo la Sierra Nevada e viene trasportata direttamente sul molo tramite la ferrovia. Sempre sui fianchi di questa massiccia catena montuosa della Sierra Nevada, che raggiunge i 5.800 m d’altezza ed è innevata tutto l’anno, si trovano le piantagioni di pregiatissimo café che conferiscono alla Colombia uno dei primi posti tra i paesi esportatori di questo prodotto. Nel 1830 Simon Bolivar giunse a Santa Marta povero e malato, esule volontario in fuga dalla capitale, dopo aver visto infrangersi per sempre il suo sogno di una “Grande Colombia” unificata, a causa delle macchinazioni politiche dei suoi collaboratori. Qui Bolivar trovò rifugio nella piantagione del Marques de Mier y Benitez chiamata “San Pedro Alejandrino”, e qui morì il 17 dicembre 1830. La piantagione, che è oggi monumento nazionale, non conservò a lungo le spoglie dell’eroe che furono nel 1842 trasportate a Caracas, ma vi si può ancor oggi visitare la piccola e semplice stanza dove Bolivar trascorse gli ultimi giorni di vita. 
Altra località di grande interesse nei dintorni della bellissima baia di Santa Marta sono: il Parco Nazionale di Tayrona, con le spiagge tropicali davvero stupende e un centro di ricerca biologica sul mare a Punta de Betin; le spiagge di Rodadero e di Gaira; i villaggi di pescatori di La Coucha e di Taganga. A circa 50 km da Santa Marta si trova la famosa Ciudad Perdida, una delle più grandi città precolombiane scoperte in America, costruita dagli indios Tayrona.

 

Calì

Calì è una città di quasi 2 milioni di abitanti, situata nella verdeggiante valle del Cauca a 1005 m di altitudine. Fu fondata nel 1536 da Sebastian de Belalcazar, uno dei luogotenenti di Francisco Pizarro che aveva partecipato alla conquista dell'impero Inca. Prima dell'arrivo degli spagnoli, la valle fu abitata da varie tribù indigene , alcune delle quali molto progredite. Calì si sviluppo principalmente grazie alla fertilità della sua valle dove si coltivava la canna da zucchero. Oggi Calì è la terza città della Colombia dopo Bogotà e Medellin ed è uno dei principali centri industriali, agricoli e commerciali. Ma è principalmente una città dove si nota ovunque l'atmosfera caraibica, allegria, musica salsa, in parte dovuto questo all'ascendenza africana di una considerevole parte della popolazione.

 

Colombia - Calì

Popayan

Colombia - Popayan

E' una delle più belle città coloniali della Colombia, situata a 1740 m di altitudine gode di un clima mite e piacevole. Fu fondata nel 1537 da Belalcazar e subito diventò un importante centro commerciale e agricolo sulla strada tra Bogotà e Quito, grazie alle grandi piantagioni di canna da zucchero. Oggi Popayan ha circa 200.000 abitanti ed è una città piacevole, accogliente e pulita. Ed è anche un punto di partenza per interessanti escursioni nella zona. A 60 km da Popayan si trova una pittoresca cittadina Silvia nei dintorni della quale abitano gli indios Guambiano nei loro piccoli villaggi. Sempre a circa 60 km da Silvia si può visitare il Parco Nazionale Puracé dove si possono ammirare numerosi vulcani, sorgenti sulfuree, cascate e una vegetazione lussureggiante con una grande varietà di specie animali.

San Agustin e Tierradentro

San Agustin è uno dei più importanti siti archeologici del Sudamerica. La regione fu abitata da una misteriosa civiltà che ha lasciato ai posteri un certo numero di tombe e molte centinaia di monumentali statue di pietra. Alcuni archeologi mettono in relazione San Agustin con le civiltà precolombiane dell'America centrale e andina. Ad oggi sono state trovate e disseppellite circa 500 statue, che in gran parte rappresentano figure antropomorfe e zoomorfe. Alcune di esse raggiungono 7 metri di altezza. Tierradentro è un altro sito archeologico molto importante, dove sono state rinvenute numerose cripte sotterranee, sostenute da massicci pilastri. Si tratta di tombe scavate a varie profondità (alcune anche 9 metri) dove furono seppelliti gli anziani della tribù. Nella zona si trovano anche le statue simili a quelle di San Agustin.

 

Colombia - San Agustin

Villa de Leyva

Colombia - Villa de Leyva

Villa de Leyva è una bella, piccola cittadina coloniale (4.000 abitanti) che è riuscita a mantenere quasi intatto il suo carattere. E' stata dichiarata monumento nazionale ed è conservata senza edifici moderni che potessero rovinare il suo aspetto originale. Fu fondata nel 1572 da Herman Suarez de Villalobos e chiamata Nuestra Senora de la Villa Santa Maria de Leyva. Oggi è una delle più incantevoli località della Colombia, a circa centro chilometri da Bogotà.

 

Leticia e Amazzonia

Leticia, situata al confine tra la Colombia e il Brasile, è il capoluogo e importante porto sul Rio delle Amazzoni che si può facilmente raggiungere in aereo da Bogotà con solo due ore di volo: questo collegamento ha trasformato la piccola cittadina in un centro turistico internazionale, meta di numerosi visitatori. Da Leticia si possono organizzare escursioni lungo il fiume Atacuari, il confine naturale tra Perù e Colombia. Si può visitare il campo degli indios Yagua, osservarne le armi, i costumi e le usanze. L’attrattiva principale di Leticia è la risalita in battello del Rio delle Amazzoni: lungo i fiumi si vedono i lamantini, mammiferi acquatici della famiglia dei trichechi, originari delle acque costiere dell’Atlantico, i pappagalli, gli uccelli e le caratteristiche scimmie. 

 

Colombia - Amazzonia

San Andres 

Con Providencia, San Andres è l’isola principale dell’omonimo arcipelago situato nel Mar dei Caraibi a 700 Km circa dalla costa della Colombia. Le onde che lambiscono l’isola riflettono tutte le sfumature dell’azzurro e del verde, palme e manghi disegnano una lussureggiante e fresca cornice tropicale, acque tiepide e trasparenti invitano al nuoto. Di fronte a Baia Sardinas, a circa 15 minuti di barca da San Andres, si incontra Jhonny Cay, una deliziosa isoletta disseminata di palme, rinomata per la musica Calypso e i suoi cocktail a base di cocco e rum; l’isolotto di Haines si trova invece a mezz’ora circa di navigazione circondato da un acquario naturale con acque poco profonde e ricche di pesci. Il tour di San Andres, di circa 30 Km, si può effettuare in macchina, in moto o con biciclette a noleggio. Ideale per gli appassionati di mare, San Andres è molto caotica e non adatta a chi desidera un soggiorno balneare all'insegna del relax completo.

  

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